Anche se è un libro per specialisti e per docenti di lingua e letteratura di lingue derivanti dal latino, mi sono avvicinato a questo testo per capire qualcosa sulla Corsica e sui suoi abitanti: i còrsi. Nell'isola la lingua ufficiale è il francese perché la Corsica "appartiene " alla Francia dal 1768, cioè da quando le milizie parigine arrivarono su richiesta dei genovesi per reprimere le rivolte scatenate da gravosi tributi. I francesi arrivarono e con le armi repressero ogni forma di rivolta e, da allora, sono ancora lì! Ben presto iniziò una "francesizzazione" dell'isola e lo stesso Napoleone, nato ad Ajaccio col cognome Buonaparte, dovette chiamarsi Napoleon Bonaparte (in pratica togliere una "u" considerata troppo "italica"!). La presenza francese, però, non è mai stata sopportata e gli isolani hanno cercato e tuttora curano la propria identità culturale e linguistica mantenendo vive le proprie tradizioni. Avvicinarsi a questo te
E' una collana editoriale che pone l’accento sull’identità culturale e sociale delle comunità erose dall'emigrazione. Se da un lato i flussi migratori generano un ulteriore impoverimento delle aree di partenza - private di potenziale forza lavoro - dall’altra, portano linfa a comunità che necessitano di risorse umane. Raccogliamo documenti e testimonianze di quanti hanno vissuto lontano dalla propria patria, per contribuire a realizzare un mondo dove tutti si sentano a "casa propria".