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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Recuperare le radici: l’emigrazione nella Val Calanca

“ La Calanca è una valle selvaggia e improduttiva. I suoi abitanti sono poveri e molti di loro vanno all’estero a guadagnarsi il pane, qui e là, anche commerciando con resina e pece, per ricavare da nutrire i vecchi e i bambini di casa. Uomini e donne, tutti quelli che sono in grado di camminare, all’inizio dell’inverno lasciano la valle e si sparpagliano nelle Tre Leghe, nella Confederazione e in Germania, dove campano stentamente fin verso l’estate, quando rincasano con ciò che sono riusciti a guadagnare e a risparmiare ” (Ulrich Campell, 1510-1582). Recuperare le radici: l’emigrazione nella Val Calanca La Val Calanca si trova nel cuore delle Alpi, tra le vette maestose e i boschi secolari: è un luogo che ha conosciuto nel corso dei secoli una storia di duro lavoro e sacrificio, ma anche di resilienza e speranza. Le parole di Ulrich Campell, scritte oltre cinque secoli fa, ci offrono uno sguardo penetrante sulla vita dei suoi abitanti, che sono di lingua ed etnia it