ROMA - Ho avuto recentemente il piacere di leggere un libro di Carlo Silvano, " Breve storia di Nizza e di altri territori italofoni ". Il libro descrive come Nizza (e non solo) sia una terra italiana, non basata su un concetto di proprietà, ma su cultura, storia, lingua e tradizioni. Il testo racconta come la regione del nizzardo venne ceduta contro la volontà popolare e come i nizzardi abbiano cercato in più riprese ad opporsi alla "francesizzazione" iniziata prima ancora del referendum del 1860, ovvero subito dopo la cessione per gli accordi di Plombiers. Sul tema viene fatta chiarezza con citazioni, anche di storici qualificati come Giulio Vignoli e Achille Ragazzoni, e l'autore descrive i fatti in modo imparziale, lasciando che siano gli avvenimenti a parlare. La contrarietà alla cessione va vista sotto un profilo non del momento, ma di diversi secoli, in cui Nizza sempre si oppose alle mire espansionistiche dei francesi. Il testo affronta anche altre tema
E' una collana editoriale che pone l’accento sull’identità culturale e sociale delle comunità erose dall'emigrazione. Se da un lato i flussi migratori generano un ulteriore impoverimento delle aree di partenza - private di potenziale forza lavoro - dall’altra, portano linfa a comunità che necessitano di risorse umane. Raccogliamo documenti e testimonianze di quanti hanno vissuto lontano dalla propria patria, per contribuire a realizzare un mondo dove tutti si sentano a "casa propria".