Passa ai contenuti principali

Il dono dell'amicizia, di Olivo Bolzon e Marisa Restello

Lo scorso mese di dicembre è stata pubblicata la prima edizione, e, in questi giorni, dalla tipografia è arrivata la prima ristampa di un libro semplice e sobrio, ma anche molto denso di contenuti. Il libro si intitola "Il dono dell'amicizia. Vita in comune e valore del celibato", e a scriverlo sono stati il sacerdote Olivo Bolzon e la laica Marisa Restello.

Ecco una recensione tratta dalla rivista "Confronti", a firma del giornalista Luigi Sandri:


Potrebbe sembrare generico il titolo del volumetto, ma esso si illumina nel sottotitolo “Vita in comune e dono del celibato” che non è una riflessione, a tavolino, del tema trattato, ma la descrizione di un’esperienza reale. Don Olivo – trevigiano classe 1932 – da giovane prete, impegnato nel sociale, incontra Marisa, anch’essa dedita alla difesa dei diritti degli operai. Tra i due nasce una profonda consonanza di ideali che si arricchisce di un’amicizia perdurante, che tale rimane, senza mai sfociare, come in teoria sarebbe potuto accadere, in innamoramento e poi in convivenza o matrimonio. Marisa, del resto, è legata alla fraternità di Charles de Foucauld e Olivo approfondirà i suoi legami con i preti operai francesi, tanto più dopo che, per ordine dei superiori, sarà inviato in Belgio come assistente europeo delle Acli.
Poi il Vescovo di Treviso lo richiamerà in patria per mandarlo come parroco a San Floriano, una piccola frazione di Castelfranco Veneto. E Marisa, che già era stata per un certo tempo con lui, andrà anch’essa a vivere nella canonica dando una mano nelle attività della piccola comunità locale. Non mancano le “malelingue” di qualche fedele, mainfine la gente accetta quella singolare situazione e, anzi, la considera un’alta testimonianza, anche perché la casa parrocchiale è aperta e ospitale per tutti e soprattutto per gli extracomunitari.
Il libro – scritto a quattro mani , parte da Olivo e parte da Marisa, distintamente: così si individua come i due protagonisti hanno vissuto e vivono la loro storia – è ricco di osservazioni, aneddoti, valutazioni che, in controluce, inquadrano la loro esistenza nella più ampia cornice dell’Italia e della Chiesa romana, con le luci e le ombre del post-Concilio. Ma soprattutto, è testimonianza di una realtà al tempo stesso umile e straordinaria.
E inevitabile sorge il desiderio, per chi non conoscesse Marisa e Olivo, di andarli a trovare. E – lo assicuriamo – sarebbe per loro, e per l’ospite una gioia straordinaria.
Scrive Olivo in una delle poesie che concludono il volume: “Vagando e vagando/ raccogliendo e raccogliendo/ senza direzioni,/ ma fissi all’orizzonte/ abbiamo esplorato oceani/ dentro le nostre vite”.

Luigi Sandri ("Confronti", marzo 2015, p. 46)




Commenti

Post popolari in questo blog

Ricostruire la società italiana: un progetto identitario per il futuro

Ricostruire la società italiana: un progetto identitario per il futuro La società italiana contemporanea si trova a un bivio. Negli ultimi decenni, i processi di globalizzazione, le trasformazioni economiche e l’erosione di valori condivisi hanno contribuito a frammentare il tessuto sociale e culturale del nostro Paese. In questo contesto, emerge l’urgenza di un progetto di ricostruzione identitaria che permetta all’Italia di ritrovare un senso di appartenenza e di proiettarsi nel futuro senza rinnegare le sue radici. Questo processo deve poggiare su alcune fondamenta essenziali, che costituiscono il cuore della nostra identità culturale, storica e territoriale. La centralità della lingua italiana La lingua è uno dei pilastri fondamentali per la coesione di una comunità. In un’epoca in cui il dominio di lingue globali, come l’inglese, rischia di appiattire le diversità culturali, è fondamentale valorizzare e difendere la lingua italiana. La lingua non è solo uno s...

Ruderi e case abbandonate: testimoni silenziosi di storie perdute

  Ruderi e c ase a bbandonate: t estimoni s ilenziosi di s torie p erdute Viaggiare in treno o in auto offre a chi ha lo sguardo attento l’opportunità di osservare, spesso distrattamente, ruderi e abitazioni abbandonate. Case che, pur nel loro stato di decadenza, raccontano storie silenziose di un tempo lontano. Muri che un tempo sono stati il rifugio di famiglie e ora giacciono in rovina, circondati dalla natura che li ha inglobati. Questi ruderi, ormai dimenticati, sono testimoni di un’epoca in cui la vita rurale e il sacrificio quotidiano si intrecciavano in un’esistenza che oggi sembra ormai appartenere a un’altra era. Immaginare il passato di queste case abbandonate è un esercizio che affonda nelle pieghe della fantasia, ma anche nella tristezza di ciò che è stato e che non possiamo più rivivere. Quanti anni fa sono state edificate? Con quale fatica, con quanti sacrifici? Ogni pietra, ogni travatura, ogni tegola racconta una storia di sudore e speranza. Queste abitazioni ...

Cristianesimo e Comunismo: punti di contatto e punti di contrasto

  Cristianesimo e Comunismo: punti di contatto e punti di contrasto di Carlo Silvano Rileggendo alcuni brani del libretto intitolato “La proposta comunista”, di Enrico Berlinguer, ho scritto alcune note che avevo già abbozzato tempo fa per un articolo, e riguardanti i punti di contratto e di contatto tra cristianesimo e comunismo. Come molti sanno l’ ideologia comunista nasce ufficialmente con la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista nel 1848 da parte di Karl Marx e Friedrich Engels. Il comunismo, in senso ideologico, si presenta come una teoria politica, economica e sociale che mira all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e alla realizz azione di una società senza classi. Questo sistema utopico prevede la gestione collettiva delle risorse e la distribuzione equa della ricchezza, eliminando le disuguaglianze economiche e sociali che derivano dal capitalismo. Le origini del pensiero comunista, tuttavia, si possono rintracciare i...