Qui di seguito si propone la lettura della "Presentazione" del libro "Il dono dell'amicizia" di Olivo Bolzon e Marisa Restello. Il volume è inserito nella collana editoriale "Questioni di identità" diretta da Carlo Silvano
Presentazione
È
l’occasione per ringraziare i nostri lettori che hanno accolto questa semplice
testimonianza sincera e gioiosa e tanti altri che ce l’hanno chiesta e
desiderano partecipare a un dono prezioso per tutti, oggi soprattutto. Proprio
in questi giorni un caro amico è venuto a trovarci e a leggere insieme un
piccolo brano che, secondo lui, era il centro del messaggio.
Marisa Restello
Insieme abbiamo constatato che il cammino della
liberazione non è né un fatto di bravura, né una via tracciata e uguale per
tutti. La relazione uomo-donna diventa sempre più liberante nella misura in cui
va oltre ogni problematica e si fa comunione. Pensando alla comunione, per noi
credenti in Cristo Gesù, la nostra vita diventa un camminare con Lui che è Dio,
creatore come il Padre, dono di vita come lo Spirito e fratello di tutta
l’umanità. Gesù Dio, Gesù uomo nella comunione che nell’unità della persona
diventa per uomini e donne, vita comune. Mentre continuiamo il nostro cammino,
sempre più godiamo la delicatezza e la bellezza della relazione uomo-donna. In
tutte le chiese scopriamo oggi un ecumenismo che è rispetto dell’alterità,
soprattutto nel rapporto uomo-donna e nello stesso tempo scoperta della gioia
di vivere insieme.
Ci siamo sentiti quasi obbligati a questa ristampa, perché
tante persone ce l’hanno chiesto e noi stessi eravamo rimasti senza
neanche una copia. Non abbiamo voluto né aggiungere impressioni o nuovi
pensieri, né togliere quanto abbiamo affermato e comunicato ai nostri amici.
don Olivo Bolzon
Marisa e Olivo
Non crediamo però che questo passo avanti si faccia
incrociando le spade per sopprimere l’altra fazione. Nella nostra quotidianità
ci sembra accogliere la luce del nuovo orizzonte: “e – e”. Cioè e preti sposati
e preti celibi. Donne corresponsabili e nella famiglia e nella comunità civile
come in quella ecclesiale. Proprio per mostrare la realtà e l’importanza di
quell’autorevole “Dio creò l’uomo simile
a sé, lo creò a immagine di Dio,
maschio e femmina li creò” (Gen. 1,27)
e di quell’esplicativo e medievale “Neque domina neque ancilla, sed socia” (né padrona né serva, ma
compagna) attribuito a Vincent de
Beauvais.
La copertina della seconda ristampa
Soprattutto la terza parte della “Amoris laetitia” ha aperto nuovi orizzonti e fondate speranze
sull’umanità che è la presenza di Gesù Dio e uomo. Perciò, con molta serenità
auspichiamo nuovi costumi, come vero progresso per tutta l’umanità. Anche nella
nostra Chiesa, nella quale noi ci sentiamo bene e che ci ha cresciuti nella
nostra vita umana, siamo convinti che sia urgente un nuovo costume ecclesiale e
nuova offerta all’umanità. È di questo che, soprattutto in questo periodo,
hanno bisogno le famiglie e la comunità tutta.
È altrettanto
dono nella comunità ecclesiale, la presenza del celibato che renda serena la
vita di chi crede che la presenza di Gesù è il dono grande del Padre.
Copertina della seconda ristampa
Dopo un lungo cammino, dalle luci del mattino al calore
del meriggio alla luce serena del vespero ci siamo aiutati e abbiamo sentito
quasi come dovere la necessità di proporre alla gente il dono del matrimonio e
il dono del celibato. Nella nostra vita più che un imperativo morale, l’abbiamo
vissuto come un dono di reciprocità ricevuto ed amato nei piccoli servizi
quotidiani, come frutti di amicizia con Gesù Dio e uomo, come amicizia che da
lui proviene e con lui condividiamo perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in
abbondanza.
don Olivo e Marisa
San Floriano, giugno 2016
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