L’essere umano? È unico ed irripetibile (1) Nella narrazione biblica della creazione dell’uomo, il libro della Genesi ci offre una visione profondamente significativa e ricca di implicazioni etiche e teologiche. Genesi 2,7 recita: “Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente”. Questo passo, pur nella sua semplicità, è denso di significato per la comprensione dell’identità e del valore dell’essere umano secondo la prospettiva cristiana. La sacralità della vita umana In questo versetto, l’atto del creare di Dio non è un mero processo meccanico, ma un gesto intenzionale e amorevole. Dio forma l’uomo dalla polvere del suolo, ma è il soffio divino a trasformarlo in un essere vivente. Questa immagine sottolinea la sacralità della vita umana: ogni persona è una creazione unica, animata dal respiro stesso di Dio. Questo conferisce a ogni essere umano una dignità intrinseca e inviolabile, indipe
E' una collana editoriale che pone l’accento sull’identità culturale e sociale delle comunità erose dall'emigrazione. Se da un lato i flussi migratori generano un ulteriore impoverimento delle aree di partenza - private di potenziale forza lavoro - dall’altra, portano linfa a comunità che necessitano di risorse umane. Raccogliamo documenti e testimonianze di quanti hanno vissuto lontano dalla propria patria, per contribuire a realizzare un mondo dove tutti si sentano a "casa propria".