Passa ai contenuti principali

Il ruolo fondativo della Divina Commedia

 

Oggi su Il Gazzettino di Treviso è stata pubblicata una mia lettera.
Ecco il testo integrale:
 
Egregio Direttore,
scrivo per partecipare al dibattito sul futuro culturale e identitario del nostro Paese, e a tal fine ritengo essenziale riscoprire il ruolo fondativo di Dante Alighieri e della sua “Divina Commedia”. L’opera, universalmente riconosciuta come uno dei vertici della letteratura mondiale, non è solo un capolavoro poetico, ma anche una profonda riflessione sull’essenza dell’Italia come entità spirituale e culturale, ben prima che politica.
Attraverso il suo viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, Dante non parlò solo alla sua epoca, ma gettò le basi per un’identità italiana radicata nei valori universali della giustizia, della conoscenza e della bellezza. Pur vivendo in un’Italia divisa in comuni e signorie, il poeta guardò oltre i confini territoriali, riconoscendo nella lingua e nella cultura un collante capace di superare le divisioni. La scelta del volgare italiano, in un momento in cui il latino dominava, fu un atto rivoluzionario: Dante creò uno spazio comune in cui tutti gli italiani, al di là delle differenze regionali, potevano riconoscersi.
Oggi, in un mondo sempre più frammentato e globalizzato, riscoprire la lezione di Dante significa ricordare che l’unità di un popolo nasce prima di tutto dalla condivisione di una cultura, di una visione del mondo. È questa l’Italia che il Sommo Poeta ci invita a costruire: una patria che trova il suo fondamento nella profondità del pensiero e nella ricchezza dell’anima.
Cordiali saluti,
Carlo Silvano (Villorba)

Commenti

Post popolari in questo blog

Ricostruire la società italiana: un progetto identitario per il futuro

Ricostruire la società italiana: un progetto identitario per il futuro La società italiana contemporanea si trova a un bivio. Negli ultimi decenni, i processi di globalizzazione, le trasformazioni economiche e l’erosione di valori condivisi hanno contribuito a frammentare il tessuto sociale e culturale del nostro Paese. In questo contesto, emerge l’urgenza di un progetto di ricostruzione identitaria che permetta all’Italia di ritrovare un senso di appartenenza e di proiettarsi nel futuro senza rinnegare le sue radici. Questo processo deve poggiare su alcune fondamenta essenziali, che costituiscono il cuore della nostra identità culturale, storica e territoriale. La centralità della lingua italiana La lingua è uno dei pilastri fondamentali per la coesione di una comunità. In un’epoca in cui il dominio di lingue globali, come l’inglese, rischia di appiattire le diversità culturali, è fondamentale valorizzare e difendere la lingua italiana. La lingua non è solo uno s...

Ruderi e case abbandonate: testimoni silenziosi di storie perdute

  Ruderi e c ase a bbandonate: t estimoni s ilenziosi di s torie p erdute Viaggiare in treno o in auto offre a chi ha lo sguardo attento l’opportunità di osservare, spesso distrattamente, ruderi e abitazioni abbandonate. Case che, pur nel loro stato di decadenza, raccontano storie silenziose di un tempo lontano. Muri che un tempo sono stati il rifugio di famiglie e ora giacciono in rovina, circondati dalla natura che li ha inglobati. Questi ruderi, ormai dimenticati, sono testimoni di un’epoca in cui la vita rurale e il sacrificio quotidiano si intrecciavano in un’esistenza che oggi sembra ormai appartenere a un’altra era. Immaginare il passato di queste case abbandonate è un esercizio che affonda nelle pieghe della fantasia, ma anche nella tristezza di ciò che è stato e che non possiamo più rivivere. Quanti anni fa sono state edificate? Con quale fatica, con quanti sacrifici? Ogni pietra, ogni travatura, ogni tegola racconta una storia di sudore e speranza. Queste abitazioni ...

La crisi della Sinistra e il significato dell’astensionismo nei referendum: riflessioni in vista dell’8-9 giugno 2025

    La crisi della Sinistra e il significato dell’astensionismo nei referendum: riflessioni in vista dell’8-9 giugno 2025 di Carlo Silvano   Nei giorni 8 e 9 giugno 2025 gli elettori italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi: quattro di questi riguardano il mondo del lavoro, con l’intento di cancellare alcuni capisaldi del “Jobs Act”, e uno propone la modifica dei criteri per l’acquisizione della cittadinanza italiana. La campagna referendaria è sostenuta principalmente da forze della Sinistra politica, in particolare il Partito Democratico e il sindacato della CGIL. Tuttavia, a fronte dell’apparente rilancio di un’agenda progressista, emerge un dato inquietante: una crescente disconnessione tra le battaglie ideologiche di una parte della Sinistra e le reali priorità della società italiana. Il lavoro, senza dubbio, è una delle aree più critiche del nostro sistema socioeconomico. Eppure, i quesiti referendari sembrano affrontare...