Se perfino il diavolo riconosce il Figlio di Dio, stolto è chi ancora dubita È IL DIAVOLO CHE CI INSEGNA A CREDERE IN GESÙ CRISTO Le tentazioni di Gesù nel deserto, narrate nei Vangeli sinottici, rappresentano un momento cruciale nel ministero terreno di Cristo. Dopo il battesimo nel Giordano, Gesù, guidato dallo Spirito Santo, si ritira nel deserto per quaranta giorni, durante i quali affronta le insidie di Satana. Questo episodio non solo manifesta la piena umanità di Gesù, ma sottolinea anche la sua divinità, riconosciuta persino dal diavolo. Nei racconti evangelici, Satana si rivolge a Gesù dicendo: “Se tu sei Figlio di Dio...” (Matteo 4,3 e Luca 4,3), tentando di mettere in discussione la sua identità divina. Questa formula implica che il diavolo è consapevole della natura filiale di Gesù e cerca di indurlo a usare il suo potere divino per fini personali, distogliendolo dalla missione affidatagli dal Padre. Paradossalmente, attraverso ...
La questione della divinità di Gesù Cristo è centrale nella fede cristiana e costituisce il fondamento stesso della rivelazione neotestamentaria. I Vangeli sinottici e il Vangelo di Giovanni presentano numerosi passi in cui Gesù non solo manifesta la sua natura divina, ma la conferma attraverso parole e segni inequivocabili. L’analisi di tali testi permette di comprendere come la primitiva comunità cristiana abbia riconosciuto in Lui il Figlio di Dio fatto uomo. Uno dei passi più significativi si trova nel prologo del Vangelo di Giovanni: "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio" (Gv 1,1). Questa affermazione stabilisce senza ambiguità che Gesù, il Verbo incarnato, è Dio stesso. Più avanti, lo stesso evangelista dichiara: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14), evidenziando l’incarnazione come atto supremo di rivelazione della divinità di Cristo. Nei Vangeli sinottici, la divinità di Gesù emerge in...