Passa ai contenuti principali

Un matrimonio stabile ? Non è questione di fortuna...

Il matrimonio si basa sulla fortuna? Secondo "qualcuno" sono fortunate le persone che vivono un matrimonio stabile. No. Non è così! Il matrimonio non “funziona” grazie alla fortuna, e nemmeno con i soldi e l’aspetto esteriore. Un matrimonio “funziona” quando c'è fedeltà, quando ci sono valori e obiettivi condivisi, e soprattutto quando come coppia si accettano i sacrifici che la vita familiare ci "impone"... Qui di seguito alcune note personali.
 
La grazia del matrimonio: fedeltà, sacrificio e valori condivisi
Nel mondo odierno, dove la cultura del “tutto e subito” sembra dominare le relazioni, il matrimonio stabile e duraturo può apparire come una rara fortuna. Tuttavia, secondo il Vangelo e il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), il matrimonio non è un gioco d’azzardo o un risultato di circostanze favorevoli. Non è il prodotto della sorte, del benessere economico o dell’aspetto fisico, bensì un percorso d’amore, fedeltà e sacrificio, sostenuto dalla grazia divina.
Il matrimonio: vocazione e sacramento
Il matrimonio, per i cristiani, è una vocazione. Gesù, nel Vangelo, sottolinea la sacralità del matrimonio quando afferma: «Dunque l’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto»(Matteo19,6). Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 1601) lo definisce come un sacramento attraverso cui un uomo e una donna instaurano un’alleanza per tutta la vita, orientata al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione dei figli.
Non è quindi un patto umano basato sulle emozioni mutevoli, ma un impegno sacro sostenuto dalla grazia dello Spirito Santo. La stabilità matrimoniale non deriva dal caso, ma dalla scelta quotidiana di vivere secondo i principi evangelici.
Fedeltà: il fondamento dell’amore
La fedeltà è il pilastro del matrimonio cristiano. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi»(Gv 15,12). Questo amore fedele richiede un dono totale di sé, che non si limita ai momenti di felicità, ma si estende anche alle difficoltà.
Il Catechismo ribadisce che la fedeltà è essenziale per la stabilità matrimoniale e rappresenta una risposta alla fedeltà di Dio verso l’umanità (CCC 2364). Essere fedeli significa costruire un rapporto basato sulla fiducia reciproca, che permette di affrontare insieme le sfide.
Valori e obiettivi condivisi
Un matrimonio duraturo si fonda su valori comuni e su una visione condivisa della vita. I coniugi sono chiamati a crescere insieme, a supportarsi nella fede e a cercare il bene reciproco. Paolo, nella Lettera ai Colossesi, esorta: «Rivestitevi dunque di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza»(Colossesi3,12).
La condivisione degli obiettivi va oltre gli aspetti materiali o professionali. Include il cammino spirituale e l’impegno a vivere i valori evangelici nella quotidianità. In questo modo, il matrimonio diventa una vera “chiesa domestica” (CCC 1656), dove si vive e si trasmette la fede.

 
Il sacrificio: amore che si dona
Il sacrificio è il cuore del matrimonio cristiano. Gesù stesso ha dimostrato che il vero amore è sacrificio: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici»(Giovanni15,13). Allo stesso modo, i coniugi sono chiamati a mettere da parte l’egoismo e a donarsi completamente l’uno all’altro.
Questo non significa soffrire passivamente o annullarsi, ma scegliere ogni giorno di amare anche quando è difficile. Il sacrificio si esprime nel perdono, nella pazienza e nella capacità di rinunciare a sé per il bene dell’altro.
La Grazia che sostiene il matrimonio
Nessuno può vivere pienamente la vocazione matrimoniale senza l’aiuto della grazia divina. Il matrimonio, come sacramento, offre una partecipazione alla grazia di Cristo che rafforza l’amore umano e lo eleva a segno visibile dell’amore di Dio (CCC 1642). La preghiera comune, la partecipazione all’Eucaristia e l’affidamento a Dio sono strumenti indispensabili per superare le difficoltà.
Conclusione: una scelta quotidiana di amore
Un matrimonio stabile non è il frutto della fortuna, ma il risultato di una scelta quotidiana di vivere l’amore secondo il Vangelo. Fedeltà, valori condivisi e sacrificio sono i pilastri che rendono possibile questa stabilità. Con la grazia di Dio, i coniugi possono trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e testimoniare al mondo la bellezza del vero amore cristiano.
Così, il matrimonio diventa non solo un legame umano, ma un segno visibile del mistero di Cristo e della sua Chiesa, una luce che illumina il cammino della vita coniugale. (Carlo Silvano)
 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Ricostruire la società italiana: un progetto identitario per il futuro

Ricostruire la società italiana: un progetto identitario per il futuro La società italiana contemporanea si trova a un bivio. Negli ultimi decenni, i processi di globalizzazione, le trasformazioni economiche e l’erosione di valori condivisi hanno contribuito a frammentare il tessuto sociale e culturale del nostro Paese. In questo contesto, emerge l’urgenza di un progetto di ricostruzione identitaria che permetta all’Italia di ritrovare un senso di appartenenza e di proiettarsi nel futuro senza rinnegare le sue radici. Questo processo deve poggiare su alcune fondamenta essenziali, che costituiscono il cuore della nostra identità culturale, storica e territoriale. La centralità della lingua italiana La lingua è uno dei pilastri fondamentali per la coesione di una comunità. In un’epoca in cui il dominio di lingue globali, come l’inglese, rischia di appiattire le diversità culturali, è fondamentale valorizzare e difendere la lingua italiana. La lingua non è solo uno s...

Ruderi e case abbandonate: testimoni silenziosi di storie perdute

  Ruderi e c ase a bbandonate: t estimoni s ilenziosi di s torie p erdute Viaggiare in treno o in auto offre a chi ha lo sguardo attento l’opportunità di osservare, spesso distrattamente, ruderi e abitazioni abbandonate. Case che, pur nel loro stato di decadenza, raccontano storie silenziose di un tempo lontano. Muri che un tempo sono stati il rifugio di famiglie e ora giacciono in rovina, circondati dalla natura che li ha inglobati. Questi ruderi, ormai dimenticati, sono testimoni di un’epoca in cui la vita rurale e il sacrificio quotidiano si intrecciavano in un’esistenza che oggi sembra ormai appartenere a un’altra era. Immaginare il passato di queste case abbandonate è un esercizio che affonda nelle pieghe della fantasia, ma anche nella tristezza di ciò che è stato e che non possiamo più rivivere. Quanti anni fa sono state edificate? Con quale fatica, con quanti sacrifici? Ogni pietra, ogni travatura, ogni tegola racconta una storia di sudore e speranza. Queste abitazioni ...

La crisi della Sinistra e il significato dell’astensionismo nei referendum: riflessioni in vista dell’8-9 giugno 2025

    La crisi della Sinistra e il significato dell’astensionismo nei referendum: riflessioni in vista dell’8-9 giugno 2025 di Carlo Silvano   Nei giorni 8 e 9 giugno 2025 gli elettori italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi: quattro di questi riguardano il mondo del lavoro, con l’intento di cancellare alcuni capisaldi del “Jobs Act”, e uno propone la modifica dei criteri per l’acquisizione della cittadinanza italiana. La campagna referendaria è sostenuta principalmente da forze della Sinistra politica, in particolare il Partito Democratico e il sindacato della CGIL. Tuttavia, a fronte dell’apparente rilancio di un’agenda progressista, emerge un dato inquietante: una crescente disconnessione tra le battaglie ideologiche di una parte della Sinistra e le reali priorità della società italiana. Il lavoro, senza dubbio, è una delle aree più critiche del nostro sistema socioeconomico. Eppure, i quesiti referendari sembrano affrontare...