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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Famiglia tra crisi e vocazione

  Famiglia tra crisi e vocazione Testimoniare la bellezza del progetto di Dio nell’epoca della frammentazione  di Carlo Silvano   In un contesto culturale che sembra voler ridefinire radicalmente le relazioni, i ruoli e persino l’identità dell’uomo e della donna, la famiglia cristiana si trova al centro di tensioni, interrogativi e sfide inedite. Quale visione antropologica ispira i nuovi modelli proposti dalla società postmoderna? In che modo la Chiesa può accompagnare le famiglie a vivere la loro vocazione in fedeltà al Vangelo? E come può una coppia cristiana essere oggi un segno profetico di comunione, stabilità e amore generativo? Qu i di seguito provo ad offrire delle riflession i attorno ad alcune domande decisive, ovvero : Quali attacchi subisce oggi la famiglia? Quali modelli alternativi propone la società? Come può una famiglia cristiana essere luce nel mondo? Con questo mio contributo spero di poter aiutare pastori, educatori e famiglie a discern...

Santo Rosario. Il perdono che apre alla vita eterna

  Oggi pomeriggio mi sono arrivate le prime copie della ristampa di un mio volume dedicato al Santo Rosario, e qui di seguito propongo alcune riflessioni... Il perdono che apre alla vita eterna Nel cuore della fede cristiana la meditazione dei misteri del Santo Rosario, rappresenta un cammino spirituale che aiuta il credente a contemplare sia i momenti fondamentali della vita di Cristo, sia della storia della salvezza. Tra questi, i misteri del Santo Rosario dedicati allo Spirito Santo, benché non presenti nella forma tradizionale delle quattro serie di misteri (gaudiosi, dolorosi, gloriosi e luminosi), si propongono come un approfondimento della Terza Persona della Trinità e della Sua azione nella vita del cristiano. Il terzo mistero dello Spirito Santo, in particolare, invita a meditare sul perdono dei peccati, un dono immenso che Dio offre a ogni uomo che si pente sinceramente e si apre alla conversione. Il Vangelo ci insegna che la misericordia di Dio non conosce limiti, se non...

2. Messa in Vetus Ordo, "Lavami, Signore": il significato dell’aspersione all’inizio della Messa tridentina

  "Lavami, Signore":  il significato dell’aspersione  all’inizio della Messa tridentina  All’inizio della Santa Messa secondo il rito tridentino, il sacerdote può compiere l’aspersione con l’acqua benedetta, un gesto liturgico che ha un profondo significato spirituale e teologico. Questo rito, noto come Asperges , avviene prima della Messa vera e propria, in particolare la domenica, e rappresenta una purificazione simbolica del popolo di Dio prima di entrare nel mistero del Sacrificio Eucaristico. Le parole pronunciate durante l’aspersione (“ Asperges me, Domine, hyssopo, et mundabor; lavabis me, et super nivem dealbabor ”) sono tratte dal Salmo 50, il grande salmo penitenziale di Davide, e traducono il desiderio dell’anima di essere purificata da ogni peccato. Il significato liturgico di questo gesto è chiaro: prima di entrare nel Santo dei Santi, occorre purificare mente e cuore. L’acqua benedetta, segno sacramentale del Battesimo, ci ricorda che siamo stati lavat...

1. Riscoprire il sacro: l’essenza della Messa Tridentina oltre la lingua latina

  Riscoprire il s acro: l ’essenza della Messa Tridentina oltre la lingua latina Nell’immaginario comune, la Messa secondo il rito tridentino — o "Vetus Ordo" — è spesso percepita come un’esperienza riservata a pochi eletti, magari esperti conoscitori del latino o nostalgici di un’epoca passata. Tuttavia, questa visione è profondamente riduttiva e rischia di far perdere di vista ciò che realmente costituisce il cuore di questa celebrazione: la fede nella presenza reale di Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Il primo vero requisito per accostarsi con frutto alla Messa tridentina non è la comprensione della lingua latina, ma la disposizione interiore del fedele che riconosce, adora e ama il mistero del Dio vivente che si rende presente sull’altare attraverso la consacrazione del pane e del vino in Corpo e Sangue di Cristo Gesù. È questa fede, semplice e profonda, a rendere viva e comprensibile la liturgia, anche se espressa in una lingua non pa...

È il diavolo che ci insegna a credere in Gesù Cristo

  Se perfino il diavolo riconosce il Figlio di Dio, stolto è chi ancora dubita   È IL DIAVOLO CHE CI INSEGNA A CREDERE IN GESÙ CRISTO    Le tentazioni di Gesù nel deserto, narrate nei Vangeli sinottici, rappresentano un momento cruciale nel ministero terreno di Cristo. Dopo il battesimo nel Giordano, Gesù, guidato dallo Spirito Santo, si ritira nel deserto per quaranta giorni, durante i quali affronta le insidie di Satana. Questo episodio non solo manifesta la piena umanità di Gesù, ma sottolinea anche la sua divinità, riconosciuta persino dal diavolo.​   Nei racconti evangelici, Satana si rivolge a Gesù dicendo: “Se tu sei Figlio di Dio...” (Matteo 4,3 e Luca 4,3), tentando di mettere in discussione la sua identità divina. Questa formula implica che il diavolo è consapevole della natura filiale di Gesù e cerca di indurlo a usare il suo potere divino per fini personali, distogliendolo dalla missione affidatagli dal Padre. Paradossalmente, attraverso ...