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Visualizzazione dei post da 2024

Cristianesimo e Comunismo: punti di contatto e punti di contrasto

  Cristianesimo e Comunismo: punti di contatto e punti di contrasto di Carlo Silvano Rileggendo alcuni brani del libretto intitolato “La proposta comunista”, di Enrico Berlinguer, ho scritto alcune note che avevo già abbozzato tempo fa per un articolo, e riguardanti i punti di contratto e di contatto tra cristianesimo e comunismo. Come molti sanno l’ ideologia comunista nasce ufficialmente con la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista nel 1848 da parte di Karl Marx e Friedrich Engels. Il comunismo, in senso ideologico, si presenta come una teoria politica, economica e sociale che mira all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e alla realizz azione di una società senza classi. Questo sistema utopico prevede la gestione collettiva delle risorse e la distribuzione equa della ricchezza, eliminando le disuguaglianze economiche e sociali che derivano dal capitalismo. Le origini del pensiero comunista, tuttavia, si possono rintracciare in di

La presenza italiana nell'isola de "La Galite"

    La presenza italiana nell'isola de "La Galite" L'isola “La Galite”, situata a nord della Tunisia, rappresenta un importante frammento della diaspora italiana nel Mediterraneo. La storia di questa piccola isola è strettamente legata a quella di Ponza, un’isola italiana che, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, vide molti suoi abitanti emigrare verso nuove terre, tra cui appunto “La Galite”. L’ i nsediamento p onzese a La Galite Il primo nucleo di coloni italiani a La Galite si formò negli anni Settanta dell’Ottocento, quando Antonio D’Arco, originario di Ponza, fuggì dall’Italia per stabilirsi su questa isola quasi disabitata. Portando con sé la famiglia e alcuni animali, Antonio D’Arco fondò una piccola comunità agricola e di pescatori, che attirò successivamente altri ponzesi. Questi coloni trasformarono “La Galite” in un microcosmo di tradizioni italiane, mantenendo costumi, dialetti, e anche la devozione per San Silverio, il santo patro

Contraddizioni tra fede cristiana e pratiche scaramantiche

  Contraddizioni tra fede cristiana e pratiche scaramantiche La fede cristiana, nelle sue varie denominazioni, si fonda su principi teologici che includono la fede in un Dio onnipotente e la fiducia nella sua provvidenza. Tuttavia, è comune osservare che molte persone che si dichiarano cristiane adottano anche pratiche scaramantiche o superstiziose, come indossare amuleti, cornetti portafortuna o seguire rituali per allontanare la sfortuna. Questa apparente contraddizione tra fede religiosa e superstizione solleva questioni interessanti sotto il profilo sociologico , poiché rivela le complesse dinamiche tra credenze ufficiali e pratiche popolari. La c ontraddizione di b ase Il cristianesimo, in particolare il cattolic esimo , condanna apertamente la superstizione come una forma di deviazione dalla vera fede. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica, la superstizione è considerata un peccato contro il primo comandamento, che richiede di riporre la fiducia i

Novità editoriali, "Non tutti i pinguini sono gay"

   “ Non tutti i pinguini sono gay” è un libro di Carlo Silvano che, con ironia e intelligenza, si propone di sfidare i preconcetti e le semplificazioni della nostra società, esplorando il mondo con uno sguardo fresco e critico. Già dal titolo, volutamente provocatorio, l’autore invita i lettori a riflettere su stereotipi e luoghi comuni, prendendo spunto da un curioso mito del regno animale per aprire un discorso molto più ampio.  Il libro non si limita a smontare pregiudizi, ma li usa come trampolino per un viaggio tra curiosità, racconti e osservazioni che spaziano dal serio al leggero, sempre con un tono piacevole e accessibile. Ogni capitolo nasce da conversazioni e riflessioni maturate nell’ultimo anno, trasformando idee in racconti che non solo intrattengono, ma invitano il lettore a guardare oltre la superficie delle cose.  L’autore riesce a far emergere come spesso, senza rendercene conto, tendiamo a semplificare la realtà attraverso notizie infondate o preconcetti radicati.

L’essere umano? È unico ed irripetibile

  L’essere umano? È unico ed irripetibile (1)   Nella narrazione biblica della creazione dell’uomo, il libro della Genesi ci offre una visione profondamente significativa e ricca di implicazioni etiche e teologiche. Genesi 2,7 recita: “Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente”. Questo passo, pur nella sua semplicità, è denso di significato per la comprensione dell’identità e del valore dell’essere umano secondo la prospettiva cristiana.   La sacralità della vita umana In questo versetto, l’atto del creare di Dio non è un mero processo meccanico, ma un gesto intenzionale e amorevole. Dio forma l’uomo dalla polvere del suolo, ma è il soffio divino a trasformarlo in un essere vivente. Questa immagine sottolinea la sacralità della vita umana: ogni persona è una creazione unica, animata dal respiro stesso di Dio. Questo conferisce a ogni essere umano una dignità intrinseca e inviolabile, indipe

Napoleone Bonaparte? Rinnegò la Corsica

Napoleone Buonaparte, o Bonaparte, una delle figure più emblematiche della storia europea, è noto per le sue conquiste militari e il suo ruolo cruciale nelle trasformazioni politiche della fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Tuttavia, nonostante il suo legame di nascita con la Corsica, l’isola che gli diede i natali nel 1769, il grande condottiero non fece nulla di significativo per migliorare il benessere degli isolani, ovvero dei còrsi. Questa mancanza di attenzione verso la sua terra d’origine ha lasciato un segno indelebile nei cuori e nelle menti dei còrsi, che spesso lo considerano un rinnegato.  Napoleone nacque ad Ajaccio, in una famiglia di piccola nobiltà còrsa. La sua ascesa al potere avvenne rapidamente e in modo spettacolare, ma il suo interesse per la Corsica sembrò diminuire con il crescere della sua ambizione di dominare l’Europa attraverso la Francia. L’isola, che all’epoca soffriva di povertà e arretratezza economica, rimase ai margini delle sue pre

Quale missione per il prete cattolico oggi ?

  La figura del prete cattolico rappresenta un pilastro fondamentale nella vita spirituale dei fedeli . La sua missione primaria è quella di essere un pastore che guida la comunità affidatagli verso la salvezza eterna attraverso la predicazione del Vangelo, la celebrazione dei sacramenti e l’esempio di una vita consacrata al servizio di Dio e del prossimo. Un prete, nel suo cammino, deve mantenere un equilibrio delicato tra la sua missione spirituale e le attività pratiche legate alla sua funzione. Da un lato, c’è il rischio di trasformarsi in una sorta di assistente sociale, qualora si lasci assorbire eccessivamente dagli impegni caritativi e di aiuto verso i poveri. Queste opere di carità sono senza dubbio essenziali e fanno parte della vocazione cristiana, ma non devono oscurare la dimensione spirituale del ministero sacerdotale. Il prete deve ricordare che il suo primo compito è quello di condurre le anime a Dio, non solo di risolvere i problemi materiali. La carità,

I Samaritani: testimonianza vivente di fedeltà e diversità

I Samaritani, una delle comunità più antiche e meno numerose del mondo, rappresentano oggi una testimonianza vivente della ricchezza e della diversità del nostro patrimonio culturale e spirituale. Con la loro storia millenaria che risale all’antico Israele, i Samaritani sono un simbolo di resistenza e di fedeltà alle proprie tradizioni. Tuttavia, la loro condizione attuale, come esigua minoranza che secondo diversi studi conta tra le 800 e le 1200 persone, solleva interrogativi profondi sul ruolo della comunità internazionale nel proteggere e promuovere i diritti delle minoranze etniche e religiose.L ’importanza delle Nazioni Unite nella tutela delle minoranze Le Nazioni Unite (Onu) hanno un ruolo cruciale nella salvaguardia dei diritti delle minoranze. Attraverso strumenti come la “Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche”, l’Onu si impegna a garantire che tutte le minoranze possano vivere in dig

Il Motu Proprio “Traditionis Custodes” di papa Francesco

  Il Motu Proprio “ Traditionis Custodes ” di p apa Francesco Introduzione  Il 16 luglio 2021, p apa Francesco ha promulgato il Motu Proprio “ Traditionis Custodes ”, un documento che ha introdotto profonde restrizioni sulla celebrazione della Messa Tridentina, la forma straordinaria del rito romano precedentemente liberalizzata da p apa Benedetto XVI con il Motu Proprio “ Summorum Pontificum ” del 2007. Questo documento ha generato diverse critiche e controversie all’interno della Chiesa cattolica. Qui di seguito analizzeremo e approfondiremo i principali aspett i di “ Traditionis Custodes ”. 1. Limitazione della libertà liturgica    “ Traditionis Custodes ” ha revocato gran parte della libertà concessa ai sacerdoti di celebrare la Messa Tridentina senza il permesso del proprio vescovo. Questo ha ridotto significativamente la possibilità per i fedeli di accedere a questa forma liturgica.  Molti fedeli che trovano nella Messa Tridentina una maggiore spiritualità e