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Visualizzazione dei post da 2020

Giulio Vignoli, Alle Nazioni Unite chi è potente decide per tutti

Sono sempre delicati i rapporti internazionali e l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) può avere, ieri come oggi, un ruolo decisivo per avviare significativi processi di pace tra gli Stati in conflitto. Purtroppo, molte delle decisioni che l’Assemblea delle Nazioni Unite può adottare, sono vincolate al cosiddetto “diritto di veto” che alcuni Stati possono esercitare. Con la breve intervista che segue al   prof. Giulio Vignoli   proviamo a comprendere meglio cos’è questo “diritto” riservato solo a cinque Stati. Il prof. Vignoli, giurista e storico, è stato professore di Diritto dell’Unione europea e dell’Organizzazione internazionale ed è autore di vari libri. Prof. Giulio Vignoli, che cos’è il diritto di veto? Alle Nazioni Unite il diritto di veto consiste nella possibilità di annullare, o bloccare, il voto maggioritario dell'Assemblea delle Nazioni Unite rendendolo inefficace o nullo. Chi sono i Paesi che possono esercitare questo diritto? Sono gli Stati Uniti d’America, la R

Luca Maiolo, Per la sua storia e cultura Nizza è italiana

ROMA - Ho avuto recentemente il piacere di leggere un libro di Carlo Silvano, " Breve storia di Nizza e di altri territori italofoni ". Il libro descrive come Nizza (e non solo) sia una terra italiana, non basata su un concetto di proprietà, ma su cultura, storia, lingua e tradizioni.  Il testo racconta come la regione del nizzardo venne ceduta contro la volontà popolare e come i nizzardi abbiano cercato in più riprese ad opporsi alla "francesizzazione" iniziata prima ancora del referendum del 1860, ovvero subito dopo la cessione per gli accordi di Plombiers. Sul tema viene fatta chiarezza con citazioni, anche di storici qualificati come Giulio Vignoli e Achille Ragazzoni, e l'autore descrive i fatti in modo imparziale, lasciando che siano gli avvenimenti a parlare. La contrarietà alla cessione va vista sotto un profilo non del momento, ma di diversi secoli, in cui Nizza sempre si oppose alle mire espansionistiche dei francesi. Il testo affronta anche altre tema

Michele Cascone, Bisogna avere fiducia nei giovani

(Michele Cascone) VILLORBA (TREVISO) –  I nostri politici devono prestare maggiore attenzione al mondo dei giovani: diritto allo studio e possibilità di poter lavorare nelle proprie comunità di origine senza esser costretti a recarsi all’estero, rappresentano delle priorità che ogni persona impegnata a promuovere il bene comune deve aver sempre presente nella propria agenda, perché una comunità che “perde” i giovani costretti ad emigrare è destinata ad invecchiare e a scomparire.  L’intervista che segue mi è stata rilasciata da Michele Cascone (classe 1999) che da anni vive a Villorba (Treviso) e dopo aver conseguito il diploma all’Istituto “Max Planck” è entrato subito nel mondo del lavoro. Michele, per tanti anni hai vissuto a Villorba: cosa apprezzi, in particolare, di questo comune?  La quiete. È una città molto silenziosa dove, chi ama la tranquillità e adora farsi una passeggiata, può farlo senza paura di trovare caos o confusione per le strade. Chiaramente questo

Sebastiano Parisi, Dagli archivi Alleati emerge la vera storia dei nostri soldati in Sicilia

Intervista allo storico Sebastiano Parisi:  attraverso le pagine del suo ultimo libro,  racconta l'eroismo dei nostri soldati durante lo sbarco degli alleati in Sicilia.  Numerosi i documenti inediti che svelano fatti sconosciuti o taciuti per comodità politica. ( Sebastiano Parisi ) “ Il tema dello sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943   – esordisce   Sebastiano Parisi   –   mi appassiona da molti anni, sicuramente hanno contribuito le mie origini, ma in particolare anche l’ignoranza che esisteva sull’argomento, dove l’intera campagna siciliana era stata dipinta come una passeggiata per gli alleati, contrastati solo dai tedeschi, mentre gli italiani si arrendevano in massa. Non è andata così e quella voglia di capire mi ha spinto, assieme a mio fratello Filippo, a studiare di gli avvenimenti e ad eseguire delle ricerche sul campo. Con gli anni, a fianco alle mie ricerche sui bombardamenti aerei, ho proseguito questo percorso, anche pubblicistico, nel corso del quale ho

GABRIELE BINI, NEI GIOVANI IL SENTIMENTO PATRIOTTICO E’ ANCORA VIVO!

ROMA – Il prossimo 6 settembre sarà inaugurato a Roma un nuovo circolo dell’Associazione “Pasquale Paoli”: un sodalizio che ha come obiettivo quello di stringere legami tra l’Italia e la Corsica. L’apertura di questa nuova sede rappresenta un’occasione per riflettere con Gabriele Bini, giovane attivista e ideatore e promotore di tante iniziative socio-culturali, su alcune questioni legate all’irredentismo e al concetto di Patria. (statua dedicata al patriota Pasquale Paoli) Gabriele Bini, l’Italia ha problemi di una certa rilevanza come, ad esempio, il calo demografico, il debito pubblico, la fuga all’estero di tanti giovani in cerca di lavoro e le infiltrazioni mafiose in tanti apparati dello Stato. Ha senso, allora, parlare di irredentismo? Sì, a mio parere oggi ha ancora senso parlare di irredentismo anche se, come tu hai detto, l’Italia sta passando un periodo buio della sua storia tra fuga dei giovani all'estero, calo demografico e mafia che inquina il nostro tessut

Lettera a Sergio Mattarella sul caso del bambino di Casteggio (Pavia)

L'Associazione culturale "Nizza italiana" non si occupa solo di curare i legami con i territori irredenti, ma per statuto anche di questioni di carattere sociale. Stiamo seguendo il caso del bambino di Casteggio prelevato dalla casa dello zio e condotto in una comunità. Oggi, col vicepresidente dell'Associazione avv.  Agostino La Rana , ho scritto al Presidente della Repubblica, anche nella sua qualità di Presidente del CSM, affinché intervenga per salvaguardare la crescita e  la dignità di questo nostro piccolo connazionale. Ecco il testo della lettera: Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica Italiana Prof. Sergio Mattarella Come cittadini abbiamo appreso - con rammarico e tristezza dai giornali e dai social - la notizia riguardante un bambino di sei anni, abitante nel comune di Casteggio (Pavia) insieme allo zio materno, che mercoledì 29 luglio 2020 è stato “prelevato” da un’assistente sociale grazie all’intervento di otto Carabinieri in div

Pietro Bottino, Non ha futuro il popolo che non conosce la propria storia

“ Ciò che auspico per l'Italia, - il mio sogno -, è che ci sia una riscoperta di un sentimento di unità e di orgoglio per la nostra storia, manifestata in una piena espressione di consapevolezza ed al contempo come una forma di resistenza al livellamento nichilistico, che affligge purtroppo non solo la nostra Nazione. Il qualunquismo, la disinformazione, lo spirito denigratorio, ben lungi da una serena autocritica, la mancanza di interessi nelle più svariate fasce della popolazione, il materialismo e l'aridità, sono mali che attanagliano la nostra società ”.  ( Pietro Bottino ) A parlare è  Pietro Bottino  (1980), laureato in Storia dell’Arte all’Università di Firenze e specializzato in Beni storici e artistici, ed ora impegnato anche a raccogliere del materiale bibliografico sulla questione della cessione alla Francia della contea di Nizza da parte del conte Camillo Benso di Cavour, così da poter scrivere e pubblicare un libro. “ Solo con una piena consapevolezza dell

Don Aniello Manganiello, I laici vanno coinvolti e responsabilizzati nella scelta dei parroci

VILLORBA (TREVISO) - Ho conosciuto don Aniello Manganiello in occasione di un incontro svoltosi nella Casa della comunità di Villorba dedicato al suo libro intitolato " Gesù è più forte della camorra ", e da allora ho iniziato a "seguirlo" e a "frequentarlo" tramite facebook: i sedici anni che don Aniello ha trascorso a Scampia come parroco lo hanno certamente arricchito sia sotto il profilo umano che spirituale e allora la sua testimonianza è di grande utilità per quanti sono impegnati a "vivere" nella propria comunità parrocchiale. Qui di seguito una breve intervista che don Aniello mi ha rilasciato sulla figura del parroco, cioè su una persona chiamata ad assumersi tante responsabilità e che per tanti tanti dev'essere un valido punto di riferimento per la propria crescita cristiana. Don Aniello, per indicare le parrocchie ci sono diverse espressioni come, ad esempio, “comunità parrocchiale” e “famiglia parrocchiale”. Lei quale definiz