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Tuteliamo la memoria del colonnello Giovanni Pastorelli


Ill.mo signor Presidente
della Repubblica Italiana,
prof. Sergio Mattarella

Pur avendo la consapevolezza che stiamo vivendo una tragica emergenza legata alla diffusione di un virus, riteniamo doveroso, Signor Presidente Sergio Mattarella, porre alla Sua attenzione una questione che sta a cuore di tanti italiani, ovvero la “francesizzazione” di monumenti che si trovano in alcuni comuni geograficamente italiani, ma che rientrano nei confini politici della Francia. Ci riferiamo, in particolare, al monumento ubicato nel comune di Briga Marittima dedicato al colonnello Giovanni Pastorelli, morto nel 1911 in Libia nella battaglia di Ain Zara. Fino al 1947 il comune di Briga Marittima faceva parte dell’Italia, ma in seguito al Trattato di Pace fu ceduto alla Francia che avviò una inaudita e forzata “francesizzazione”, arrivando a cambiare i nomi degli italiani anche dalle lapidi dei cimiteri. Anche sulla lapide del monumento al colonnello Pastorelli il nome “Giovanni” fu sostituito con “Jean”, e il nome della località di Ain Zara fu sostituita con un non meglio precisato “champ d’honneur”.
Signor Presidente, se con l’ultima guerra abbiamo dovuto cedere dei territori compiendo delle drammatiche lacerazioni, non possiamo, tuttavia, perdere anche la memoria e dimenticare quanti hanno servito e sono morti per l’Italia. Le chiediamo, pertanto, di voler intervenire presso le nostre Istituzioni, come il Ministero per gli Affari esteri, affinché si proceda a sollecitare il Governo di Parigi a rendere onore alla memoria del colonnello Giovanni Pastorelli con la correzione del suo nome sulla lapide.
Confidando nella Sua attenzione,
porgiamo distinti saluti.

Dott. Carlo Silvano,
(presidente dell'Associazione culturale Nizza italiana)
Avv. Agostino La Rana
(vicepresidente dell'Associazione culturale Nizza italiana)



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